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La classe prima a San Pancrazio si farà anche per l’anno scolastico 2025/26, nonostante gli iscritti siano solo 7.
I bimbi e le bimbe residenti a San Pancrazio, che inizieranno la prima elementare, sono complessivamente 10. Per gli altri 3, le famiglie per motivi personali hanno scelto la scuola di Russi (1) o quella di Godo (2).
In ogni caso, anche se fosse stata imposta l’applicazione dello stradario (ovvero l’obbligatorietà dell’iscrizione alla scuola più vicina al luogo di residenza), anche 10 sarebbe stato un numero insufficiente per far partire una classe prima, il cui numero minimo è - in genere - di 15 iscritti.
L’Istituto comprensivo ha quest’anno un numero di iscritti che permetterà di fare partire complessivamente 4 classi; non ci sono i numeri per poter chiedere al Provveditorato l’avvio di 5 prime.
Alla luce di questa consapevolezza, con tempestività in questi mesi la Sindaca Valentina Palli ha lavorato alacremente insieme alla Dirigente scolastica dott.ssa Maria Cristina Tuffu, coinvolgendo in più occasioni l'Ufficio Scolastico Territoriale Provincia di Ravenna, per riuscire a garantire a San Pancrazio l’avvio, anche per l’anno scolastico 2025/26, della classe prima della scuola primaria.
«Sappiamo tutti - spiega la Sindaca - quanto le scuole elementari rappresentino un livello di servizio fondamentale per un paese e quanto la località sia danneggiata dal mancato avvio di una classe che rappresenta il primo passo di un potenziale declino di una scuola. Questa eventualità a San Pancrazio era a mio avviso in tutti i modi da scongiurare; per questo, come Amministrazione, abbiamo speso profondo impegno per arrivare a questo risultato, riconoscendo fin da subito piena disponibilità a collaborare, proponendo soluzioni sperimentali ed innovative».
Venerdì 28 febbraio, la soluzione è stata presentata ai genitori, che l'hanno approvata in modo unanime.
L’Istituto comprensivo vedrà formalmente partire 4 classi, ma in realtà ne partiranno 5. «Con uno sforzo lodevole della scuola - prosegue - verranno utilizzate ore "interne”, quindi non formalmente riconosciute dal Provveditorato per garantire a San Pancrazio un numero di ore scuola.
La classe che partirà sarà a tempo normale (conosciuto come tempo modulo, quindi 28 ore scuola settimanali, dal lunedì al venerdì con 2 rientri pomeridiani). Questa la potenzialità massima che la Dirigente è riuscita a garantire organizzando uno sforzo collettivo dell’Istituto comprensivo che desse risposta alle criticità espresse».
A Godo partirà una classe prima a tempo pieno e a Russi 3 classi, sempre a tempo pieno. Coloro che vorranno iscrivere i loro figli al tempo normale troveranno quindi risposta presso la scuola di San Pancrazio. Ciononostante questa risposta non avrebbe comunque garantito la partenza della classe di San Pancrazio: 6 delle 7 famiglie potenzialmente iscritte avevano rappresentato infatti di avere necessità, per motivi di lavoro, di accedere necessariamente al Tempo pieno (che prevede a San Pancrazio dal lunedì al venerdì tutti i pomeriggi con uscita alle 16.15).
«Recuperata quindi la massima disponibilità della Scuola che non posso che ringraziare - sottolinea Palli - rimaneva il problema, poiché con le sole 28 ore le famiglie avrebbero scelto un altro percorso. Per garantire il servizio il Comune si è quindi impegnato - per tutta la durata del ciclo scolastico ovvero i prossimi 5 anni - a organizzare un servizio educativo sperimentale e del tutto nuovo, che copra i tre pomeriggio in cui i bimbi non saranno formalmente a scuola, pur utilizzandone i locali.
Sarà un progetto educativo nuovo sul quale, ora che abbiamo il consenso della scuole e delle famiglie, inizieremo a lavorare con maggior dettaglio. Coinvolgeremo senza dubbio la Grama, associazione vicina che gestisce il Museo della Vita Contadina e i suoi volontari, San Pancrazio è il paese della fiaba e mi immagino un bel percorso che possa coinvolgere annualmente i bambini nella riscoperta delle fiabe. Così facendo i bambini saranno impegnati per 2 pomeriggi con la scuola e per i restanti 3 con un progetto comunale. Ho già condiviso questo percorso con il presidente del Consiglio di Zona, Aldo Argelli, a cui ho rappresentato che tutta la comunità sarà coinvolta in questa presa in carico.
Daremo una risposta di comunità a un potenziale problema: sarà un percorso tutto da costruire, ma sono certa che l’esito sarà più che favorevole e foriero di nuovi percorsi che sempre più ci serviranno a tutela delle nostre scuole».
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Ultimo aggiornamento: 03-03-2025, 13:20